Settecentine
Selezione di opere di particolare pregio stampate in Italia nel XVIII secolo
Una vera diversificazione del patrimonio librario, per le biblioteche di antica istituzione, si ebbe solo verso la metà del XVIII secolo quando la conoscenza e la cultura non rimasero una prerogativa dei soli frati ma si aprirono a tutti i componenti della comunità religiosa ed iniziarono quindi a comparire opere di carattere giuridico, melodrammi musicali, testi di carattere storico e geografico, arrivando a comprendere anche opere di carattere apertamente anticlericale.
Convinto oppositore dello strapotere ecclesiastico, Pietro Giannone (1676-1748) addebitava alla Chiesa ed ai suoi ministri gravi responsabilità, corruzione, angherie e sopraffazioni, decadenza della società, arricchimento illegittimo a tal punto che l'autore subì una violenta persecuzione, non avendo egli richiesto ed ottenuto dall'autorità ecclesiastica il dovuto nulla osta. Inizialmente accolta entusiasticamente, l'opera Istoria civile del regno di Napoli, pubblicata dal tipografo napoletano Nicola Naso, venne censurata dalla Congregazione dell’Indice con decreto del luglio 1723. La presenza di un testo del Giannone, La risposta alle annotazioni critiche, che ha così animato il mondo letterario permette di includere la biblioteca di Taviano in un più vivo contesto sociale anziché relegarla alla periferie del Regno.
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Testi di di carattere storico geografico
L'pera di Giuseppe Maria Galanti, la Descrizione geografica e politica delle Sicilie: il testo, presente in due edizioni, una del 1788 e 1793-1794, mette a fuoco la situazione del Regno di Napoli di quegli anni oltre a rendere evidenti gli effetti del "mostruoso" sistema feudale nelle campagne del Regno di Napoli. L’esecuzione dell’opera, il cui disegno venne preparato anche con l’uso di questionari, richiese a Galanti viaggi di studio per tutto il Regno che effettuò col ricorso all’ospitalità di massoni, associazione alla quale aderiva lo stesso Galanti. Le visite gli dettero l’occasione di riflettere sia sui problemi locali (la bonifica delle paludi, il rimboschimento delle zone montuose, la condizioni dei carcerati), sia sull’analisi della popolazione che sui loro usi e costumi che anche su questioni generali (l’amministrazione delle Province, la gestione del fisco, del catasto, dei bilanci pubblici, della feudalità) per le quali cercò invano la collaborazione di uomini di governo.
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Testi di carattere giuridico
Il Theatrum veritatis et iustitiae del cardinale Giovanni Battista De Luca, presente sia a Maglie sia a Specchia, è un’opera in 15 libri in cui sono raccolte delle allegazioni e dei discorsi in materia di diritto civile, canonico, feudale e municipale, fissando così un vasto corpo di giurisprudenza forense, fondato sulla prassi romana e, in minor misura, napoletana, rivolto a costituire un testo d’uso e d’autorità che sanciva un tratto caratteristico del sistema del tardo diritto comune, consistente nella funzione, dottrinale e normativa insieme, assunta dalle pronunce giudiziarie (in special modo della Rota romana) e dalla letteratura consiliare.
Ad Otranto e Specchia sono presenti i volumi del giurista, storico e poeta Gregorio Grimaldi, Istoria delle leggi e magistrati del Regno di Napoli: l’autore della monumentale opera, assai rara a trovarsi completa, dopo aver prodotto i primi 4 volumi fu costretto ad interrompere il lavoro perché sospettato di trame politiche. Fu continuata e portata a termine dal fratello Ginesio. L’opera, modesta sul piano storiografico, ma fedele interprete delle posizioni di una parte consistente del ceto civile, dipende completamente dall’opera di Giannone e la ricalca pedissequamente, relegando tuttavia ai margini i problemi politici e religiosi.
Trattati sul mondo dell'agricoltura e floricoltura
Il gentiluomo coltivatore, o corpo compiuto d'agricoltura ad uso della Nazione italiana, composto da Francesco Griselin, naturalista e botanico italiano del Settecento, è il frutto di un costante interesse dell'autore verso il mondo dell'agricoltura: gli opuscoli sono ispirati ad analoghe iniziative dell'inglese Thomas Hale e del francese J.-B. Dupuy-Demportes e rappresentano, insieme ad altre opere dello stesso argomento, il punto di vista dello stesso Griselin che propone le più concrete proposte di riforma sulla libera circolazione dei grani, sull'ammodernamento delle vie di comunicazione, il prolungamento delle affittanze agrarie, la recinzione dei terreni e l’abolizione del pensionatico.
Il Trattato de’ fiori che provengono da cipolla in cui si contiene tutto cio, ch’e necessario per ben coltivarli del 1793 conservato a Tricase è un’opera che si compone di quattro brevi trattati: il trattato del giacinto (Diverse specie de’ giacinti e loro coltura; Delle malattie de’ giacinti e come sicuramente guarirle; Qualità che si richieggono per formar un bel giacinto e maniere di moltiplicarlo per via della semenza); il trattato del tulipano (Diverse specie de’ tulipani e loro particolari bellezze; Coltura del tulipano tanto per via della cipolla che per via della semenza); il trattato del ranuncolo e dell’anemone (Diverse specie di ranuncoli e loro bellezza; Diverse specie di anemoni e loro bellezze; Coltura delle più belle specie di ranuncoli e di anemoni); il trattato di diversi fiori (Quei fiori che si possono avere tutto l’anno e coltura delle diverse specie; Maniera di rendere i fiori tempestivi e in qual modo farli fiorir nell’inverno).