Le forme del libro
Quali sono state le forme dei libri dall'antichità fino a oggi?
La sezione ripercorre le invenzioni che si sono succedute nelle tipologie librarie, a cominciare dalle tavolette cerate, passando poi a papiri e pergamene, fino all'invenzione del codex cartaceo.
I primi supporti della scrittura
La parola libro deriva dal latino liber, corteccia, che fu tra i primi supporti scrittorii, insieme alle tavolette di argilla dei Sumeri.
Le tavolette cerate
Al tempo dei Romani, nelle scuole venivano utilizzate le tabulae, tavolette di legno ricoperte di cera. Per scrivere si incideva la superficie della cera con un bastoncino di legno appuntito chiamato stilus. E per cancellare? Lo stilus all'altra estremità aveva una “gomma”: una spatolina con cui rispalmare la cera per coprire i solchi delle parole scritte per poterne così incidere di nuove.
Il rotolo
Il rotolo nell'antichità rappresentò il libro per eccellenza! Le parole venivano scritte una attaccata all’altra, secondo la tecnica della scriptio continua,e per una corretta lettura doveva essere tenuto con entrambe le mani, ed essere svolto orizzontalmente.
Il Codex
Il codex di pergamena, composto da fascicoli o quaderni assemblati e cuciti insieme, era più maneggevole e meno ingombrante del rotolo e poteva ospitare la scrittura su entrambi i lati. La sua invenzione fu un passaggio fondamentale per il progresso della scrittura, strumento di estrema potenza e ininterrotto utilizzo.