Cinquecentine
Selezione di opere di particolare pregio stampate in Italia e in Europa nel XVI secolo.
Frontespizio della Bibbia del 1578
Pregevole edizione della Bibbia del 1578: il volume si trova nella biblioteca comunale di Acquarica del Capo, purtroppo in uno stato precario di conservazione e necessiterebbe di restauri urgenti.
Frontespizio del terzo volume delle Opere di Aristotele del 1542
stampato a Basilea dal tipografo Oporino nel 1542 e conservato nella biblioteca comunale di Ruffano e proveniente dal soppresso convento dei Cappuccini.
Si sottolinea la presenza a Maglie di diverse edizioni stampate nella tipografia di Aldo Manuzio, editore, tipografo e umanista latino, nato a Bassiano verso la metà del Quattrocento: ritenuto il maggior tipografo del suo tempo e il primo editore in senso moderno, introdusse numerose innovazioni destinate a segnare la storia della tipografia fino ai nostri giorni, tra le quali il cosiddetto formato in ottavo, diverso dal manoscritto e dagli incunaboli dell’epoca per la sua maneggevolezza, portabilità e per le sue piccole dimensioni. Il nuovo formato fu presto adottato in tutta Europa ed i suoi volumi, riconoscibili dalla marca tipografica indicante un'ancora e un delfino, immagine che Manuzio aveva ricavato da un'antica moneta romana donatagli da Pietro Bembo (l'ancora indicava la solidità, il delfino la velocità) si diffusero in tutta Europa e furono conosciuti con il nome di "edizioni Aldine".
La biblioteca Piccinno di Maglie conserva numerose edizioni di opere stampate presso la famosa tipografia, in particolare del periodo di Paolo Manuzio, terzogenito di Aldo e umanista rinascimentale.
Frontespizio del volume del 1559 stampato da Paolo Manuzio
Testi proibiti dall'Index Librorum Prohibitorum
L'Indice dei libri proibiti fu un elenco di pubblicazioni interdette dalla Chiesa cattolica e fu creato nel 1558 per opera della Congregazione della Sacra Romana e Universale Inquisizione (o Sant'Uffizio), sotto papa Paolo IV. Ebbe diverse versioni e fu soppresso solo il 4 febbraio del 1966 con la fine dell'Inquisizione romana, sostituita dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Lo scopo dell'elenco era quello di ostacolare la possibile contaminazione della fede e la corruzione morale attraverso la lettura di scritti il cui contenuto veniva considerato dall'autorità ecclesiastica non corretto sul piano strettamente teologico, se non addirittura immorale. Secondo la legge canonica, le forme di controllo sulla letteratura dovevano essere principalmente due: una prima, di censura preventiva, che poteva concedere il classico imprimatur ai libri redatti da cattolici su tematiche riguardanti la morale o la fede; una seconda, di aperta condanna, per volumi considerati offensivi: quest'ultima prevedeva l'inserimento nell'Index dei libri incriminati. Secondo alcune stime, dopo il 1559 la detenzione di libri divenne il capo di imputazione più frequente nei processi per eresia.
Frontespizio del primo volume dell'opera Ars Curandi di Gerolamo Cardano (1566).
Gerolamo Cardano, figura poliedrica del Rinascimento italiano, l'autore, nato a Pavia nel 1501 e morto a Roma forse nel 1576, fu un matematico, medico e astrologo ma cadde nell'accusa di eresia nel 1570 per aver elaborato e pubblicato nel 1554 un oroscopo di Gesù.
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Frontespizio del De re metallica di Giorgio Agricola (1561).
Medico, esperto minerario e mineralogista, Giorgio Agricola (1494-1555), è considerato il fondatore della geologia moderna. Il trattato, uscito postumo dopo la sua morte, è riccamente illustrato con 292 disegni e per oltre due secoli fu considerato il più vasto e completo trattato di mineralogia esistente.
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Frontespizio dell'opera di Guglielmo Franchi del 1591.
Testo di grammatica ebrea di Guglielmo Franchi, monaco della Congregazione di Vallombrosa: il volume, stampato a Bergamo per i torchi di Comino Ventura nel 1591, faceva parte della collezione dei volumi dei Padri Cappuccini di Gallipoli..
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Testi dell’antichità classica
Le Historie, stampate a Parigi presso lo stampatore Parvo nel 1510 e tradotte da Lorenzo Valla, autore proibito, incluso nell’Indice nel 1559:
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Testi di geografia e di storia
Frontespizio dell'opera di Leandro Alberti del 1557
Descrittione di tutta Italia: l'opera, dedicata ai sovrani francesi Enrico II e Caterina de' Medici, ricalca in gran parte la Italia illustrata di Flavio Biondo, ampliandola e migliorandola nell'esposizione e nella citazione delle fonti.
Testi di carattere giuridico
Frontespizio della Summa di Azzone del 1566
Tra i testi di carattere giuridico, importante è menzionare la presenza ad Otranto della Summa di Azzone stampata nel 1566: l’autore, nato a Bologna tra la fine del XII secolo e l’inizio del XIII, insegnò diritto civile per circa trent’anni, come esponente principale della scuola dei glossatori. La Summa restò per secoli il manuale del giurista per eccellenza: ancora nei secoli XV e XVI era diventata norma preliminare la sua conoscenza per poter accedere al collegio dei dottori di legge.