Biblioteca comunale di Tricase
La biblioteca comunale di Tricase fu istituita in seguito alla volontà di aderire al Piano L tanto voluto dal Ministero della Pubblica Istruzione - Direzione Generale Accademie e Biblioteche: Tricase, in particolare viene scelto insieme ad altri 29 comuni, tra cui quello di Acquarica del Capo, per la realizzazione della prima fase del piano nella provincia di Lecce e, difatti, con atto di delibera del 31 maggio 1963, la Giunta municipale tricasina ufficializza la nascita la biblioteca comunale che veniva successivamente aperta al pubblico nel mese di marzo del 1964.
Dopo un avvio difficile, soprattutto a causa dei continui spostamenti per la mancanza di una sede permanente e di proprietà del comune e dell’instabilità del personale incaricato, con un continuo succedersi di incaricati, nel 1967 finalmente la biblioteca inizia ad essere utilizzata sia come spazio espositivo da parte di giovani pittori locali sia ad ospitare importanti conferenze.
Con l’approvazione delle legge regionale n. 22 del 1979 "Norme in materia di biblioteche di Enti locali e di Enti e di istituzioni locali" veniva ufficializzata la prima legge della Regione Puglia in materia di biblioteche di enti locali: dopo aver assolto a quanto previsto dagli articoli 3 e 4 della stessa, iniziava una nuova fase della biblioteca comunale, la quale dapprima chiusa in concomitanza di un nuovo trasloco, rimane ufficialmente inaccessibile per diversi anni per essere riaperta solo il 14 dicembre 1980.
La nascita del Comitato di Gestione, il 10 maggio 1982, rappresenta un ulteriore passo in avanti per la biblioteca che riesce inoltre a dotarsi, nel 1987, di una sede permanente.
La consistenza del patrimonio iniziale, proveniente dalla Biblioteca Provinciale di Lecce, si è successivamente accresciuta sia grazie a materiale acquistato dall’amministrazione comunale sia a donazioni di enti sia di privati cittadini, fra i quali è opportuno ricordare il sig. Abramo Ettore Cazzato, appassionato bibliofilo, che fece dono nel 1978 di oltre tremila opere di discipline diverse.
All’interno dei locali è inoltre ospitata una sezione contenente i 135 volumi per un totale di 182 edizioni rare e pregevoli custodite in appositi scaffali chiusi, con catalogo a schede separato, contenenti le 2 edizioni del Cinquecento, le 9 secentine e le 171 settecentine, delle quali però si può solo presumere che siano entrate a far parte del patrimonio della biblioteca in seguito alla donazione del sig. Cazzato.
I testi del fondo antico sono relativi ad argomenti di carattere religioso, agiografico, di spiritualità e di dottrina cristiana, di carattere giuridico, oltre a classici di letteratura latina e italiana, dizionari e opere di carattere enciclopedico.